Lo Zimbabwe caccia i contadini bianchi: carestia

Lo Zimbabwe si sa, riserva sempre tante sorprese. Qualche tempo fa ha fatto ridere con la sua valuta stampata a volontà perché pensavano che fosse geniale, causando un'inflazione che nemmeno a Weimar. Stavolta si sono slanciati in una scarica di razzismo e idiozia che non ci si crede:
Il presidente Robert Mugabe, in carica sin dal 1980 quindi immagino anche geniale autore della rovina della loro valuta, ha infatti "ridistribuito" le terre cacciando via i legittimi proprietari perché bianchi. E' un processo che è andato avanti per una decina di anni (infatti da allora la loro economia è andata man mano sempre più in malora), ma il colpo di spugna finale è stato dato nel 2014.
Mugabe in un discorso ha affermato:

"I contadini bianchi dovrebbero andarsene, noi diciamo no ai bianchi che posseggono la nostra terra e devono andarsene"

Tutti felici e gaudenti, il mostro  bianco finalmente è stato scacciato: finalmente liberi! Non ci sono più contadini bianchi! La terra a chi spetta di diritto! L'Africa agli africani!


Poi arriva il 2015, e la notizia dopo solo un anno è leggermente diversa. Del resto il tono di Mugabe è stato completamente diverso, sentiamo le parole del ministro alle terre:

"Abbiamo chiesto alle province di fornirci i nomi dei contadini bianchi che vogliono rimanere nelle coltivazioni così che si possa garantire loro la sicurezza della proprietà in modo che possano pianificare il loro lavoro adeguatamente"

Qualcosa è cambiato... forse la crisi economica è peggiorata ulteriormente da quando hanno dichiarato guerra agli sporchi bianchi imperialisti...

Infine quest'anno succede questo:


Hanno bisogno di un miliardo e mezzo di aiuti perché, per via della siccità, un quarto della popolazione sta crepando di fame. Ma la responsabilità non è solo della siccità...
Molte delle coltivazioni infatti erano e sono sfruttate male, e certo se togli a chi è capace e ci metti uno che non ne sa niente di punto in bianco, ma soprattutto non ha costruito impianti di irrigazione o non li ha mantenuti efficienti e funzionanti.
Infatti i sistemi di irrigazione sono inadeguati, probabilmente molti non funzionano lasciati lì buttati per anni, il bestiame è decimato e un quarto della popolazione, dicevamo prima, rischia di morire di fame.

Insomma il risultato delle loro politiche razziste è stato grandioso, è innegabile. 
L'Uganda non ha insegnato nulla... arriva la siccità e si sono fatti trovare con le braghe calate, perché hanno tolto le terre a dei contadini e probabilmente le hanno messe in mano a dei pincopalla qualsiasi che non sono nemmeno riusciti a tenere in funzione gli impianti di irrigazione...

Sarà che il razzismo è sbagliato punto e basta, e odiare i bianchi è razzista così come lo è odiare i neri.