Femministe urlano alla discriminazione mostrando un loro privilegio

Cosa succede quando si è così indottrinati e infervorati da una "causa" mendace e propagandistica?
Che si perde di vista il quadro completo e si annulla completamente la propria obiettività.
E' successo a questi personaggi che trovandosi di fronte un loro immenso privilegio sono comunque riuscite a urlare alla discriminazione.
Durante una manifestazione, di cui già immagino la profondità e bontà degli argomenti in generale, di "non una di meno" è stato mostrato un cartellone che è rimbalzato sui social. Era piaciuto tantissimo alle "femministe" perché secondo loro dimostra inconfutabilmente che le donne, nella fattispecie nel mondo scolastico, sono discriminate.
Vediamo un esempio: "l'evidenza di una discriminazione"

Non una di meno insegnanti donne

"Percentuali di insegnanti donna:
Scuola d'infanzia: 100%
Scuola primaria: 95%
Secondaria di I grado: 85%
Secondaria di II grado: 59%
Su 78 rettori solo 5 sono donne!!1
Più salgono prestigio e guadagno più è evidente l'assenza delle donne
"

Analizziamo con dovizia la situazione e la conclusione, ma andiamo con ordine:

Scuola di infanzia 100% donne, e va tutto bene perché vuoi forse mettere degli uomini a lavorare con i bambini piccoli? No, è sconveniente perché gli uomini si sa che sono inaffidabili e soprattutto maiali.
Anche se poi certe insegnanti sclerano e picchiano i pargoli innocenti e non possono nemmeno tentare di dare la colpa al "maiale" di turno come al solito.

Scuola primaria: 95% donne, e va ancora bene perché c'è sempre l'egemonia femminile, che secondo questi estremisti è cosa buona e giusta.

Secondaria di primo grado, sempre bene, anche se infastidisce che la percentuale di donne sia scesa. Cioè che vergogna è che il 15% degli uomini lavori in quel settore? Scherziamo? Campi di prigionia subito!
Secondaria di secondo grado, qui iniziano i problemi. Troppi uomini! Addirittura le donne non sono nemmeno il 60%, ma solo il 59%. Non c'è egemonia ma solo maggioranza, questo inizia ad essere un bel problema.

Rettori: Addirittura lavorano 73 uomini e solo 5 donne!!? Discriminazione!

Ora vorrei sottolineare diverse incongruenze: primo su 720 mila insegnanti la maggior parte è donna ma tutto questo va benissimo mica c'è un problema di discriminazione degli uomini.
Ma se su 78 cariche UNIVERSITARIE 73 sono coperte da uomini allora bisogna spaccare tutto, urlare al sessismo, tirare fuori nuovi articoli che incolpano gli uomini di guerre, perversioni, menopausa e i tacchi incastrati nelle grate e censurare chiunque dica diversamente.

Infatti ho ben segnato in rosso il numero di commenti presenti, fate voi la prova e cliccateci sopra: leggete qualcosa? No, nemmeno io, significa che TUTTI i commenti tranne uno (che gli da ragione, che coincidenza!) sono stati nascosti e probabilmente gli autori bloccati.

In ogni caso quelle dicono che "maggiore è il prestigio e il guadagno meno donne ci sono", ignorando bellamente che in TUTTI i settori, tranne la cima, le donne sono la maggior parte.
Ma guardiamo un articolo del fatto quotidiano fra i rettori quello che guadagna di più in Italia è DONNA: Silvana Ablondi che guadagna 187252 euro lordi l'anno. Più di qualsiasi altro uomo.
Sono meno ma una delle poche ha anche lo stipendio più alto, è sufficiente questo fatto per urlare alla discriminazione?

Sicuramente no. Anche perché lo sappiamo tutti come funziona nelle università: non c'è molta meritocrazia in molti casi e i "baroni" fanno il bello ed il cattivo tempo.
Che vengano a martellare i marroni a ME che non c'entro una benemerita fava per togliermi dei diritti perché "sono maschio bianco" come dei baroni che guadagnano mille volte più di me è proprio una cretinata di quelle colossali.

Immagino sia responsabilità dei baroni perché i rettori vengono eletti dal collegio dei docenti, ed essendoci così tante donne che insegnano sicuramente anche loro scelgono, volenti o nolenti, di mettere per la maggior parte uomini in quei ruoli.

Non vedo come possano anche solo pensare di rompere le scatole al mondo sostenendo che è colpa di un fantomatico "patriarcato" se le donne votano uomini, che già così l'hanno sparata veramente grossa.

La conclusione è che siamo di fronte a delle femministe estremiste che mostrano un privilegio prettamente femminile, quello di fare il lavoro dell'insegnante, comunque guardando a 70 posti su oltre mezzo milione unicamente per il "prestigio".

E' chiaro che non vogliono la parità ma solamente privilegi.