Il complotto del pane

Stavolta è il periodo dei complotti. Anzi a dire il vero nelle menti bacate e ignoranti della gente il complotto è tutti i giorni, quindi ecco il complotto sul pane. Tuona un titolone di un sito, evidentemente non bene informato (a differenza di quanto sono sicuramente convinti loro), "INQUIETANTE! ecco cosa c'è realmente nel pane!".

Il complotto del pane

L'articolo è stato scritto dopo che hanno visto un servizio di un programma La7: la gabbia.
Lo chiamo articolo ma in realtà non è niente, perché oltre il titolo e un embed del video non hanno fatto assolutamente nulla, manco lo sforzo di scrivere tre parole in croce... quindi vediamo che dice questo programma:

Inizia subito con una musica ad effetto, per influenzare meglio il povero sprovveduto spiattellato sul divano che crede di fruire di informazioni veritiere.
Musica tipo tensione e thriller , che subito fa dedurre l'intento del "servizio" di fare il solito sensazionalismo.
Anche il tono di voce è studiato a tavolino per trasmettere la gravità del fattaccio.

Iniziano con cifre e numeri che fanno girare la testa: in Italia ogni anno spendiamo otto miliardi di euro per il pane, ma siamo sicuri di sapere esattamente cosa contiene?
Conterrà scorie radioattive e feti di alieni bruciati sulla cintura di Orione, no?

"Questa è una particella di ferro! Quest'altra invece è una di titanio!"
Hanno intervistato Stefano Montanari, che mi sa che è stato quello tirato su da Grillo per la faccenda delle nanoparticelle nel cibo venuto fuori dalle vicinanze agli inceneritori e che poi non si sa bene perché grillo abbandonò (infatti sul suo sito lo definisce il grillo mannaro).

E' anche un anti vaccinista, e non so quanto le sue affermazioni possano essere attendibili. Il dubbio che stia dicendo boiate esiste.
Afferma che la farina viene inquinata perché il grano viene tenuto per cinque anni nei silos, cosa che sinceramente non so nemmeno se sia vera e non posso al momento verificarla, ma se devo essere sincero mi sembra strano tenere della farina ferma per cinque anni.
Afferma anche che si tratta del prodotto dell'usura delle macine in acciaio, i cui frammenti finiscono per forza nella farina.

Una cosa è certa: afferma che non vengono fatti alcuni controlli riguardo i metalli ed i metalli pesanti, ma questo è assolutamente FALSO, visto che vengono effettuati eccome e vengono tenuti al di sotto delle soglie minime per legge. E chi ha letto il mio libro sa bene che le soglie minime sono calcolate in base al soggetto più sensibile esistente fra le persone. Insomma sono soglie veramente molto basse, calcolate appositamente perché nessuno, nemmeno il soggetto più predisposto, ne possa soffrire.

Poi fanno vedere quintali di grano contaminati da camion che avevano trasportato rifiuti pericolosi:
"il rischio concreto è del grano trasportato in quel modo sia finito nelle nostre tavole".
Le truffe alimentari esistono da che mondo e mondo, non solo per il grano, che razza di considerazione è? Allora non mangiamo più niente perché qualcosa potrebbe essere stato contaminato da qualche parte. 

Ma arrivano al punto saliente: il pane importato!
"Comprano la pasta surgelata dalla Romania, la scongelano, la fanno lievitare e poi la infornano!"
Poi con una musica ancora più tetra fanno vedere un supermercato con telecamera nascosta, filmato a cui hanno applicato filtri da film horror manco stessero mostrando i lager nazisti, il terrorismo mediatico ad arte in faccia al pubblico:
"Siamo convinti di comprare pane appena sfornato, e invece non è così!"
In realtà è appena sfornato, visto che pure quando si fa in casa si mette la pasta in frigo e poi la si cuoce quando si può. Ma spacciare una cosa normale come normale non dà le stesse soddisfazioni di imboccare il pubblico con larghe quantità di esagerazioni e falsità.

E così parlano di "invasione" di pane dalla Romania, Slovenia e Germania.
L'arcano è che in quel modo il prodotto si trasporta più facilmente, e si ha una materia prima di immediato utilizzo. Ma per loro è un complotto, e sparano la cifra di 500 milioni di euro come se fosse scandaloso o cosa, mentre è solo prodotto di importazione.

Non c'è nulla di pericoloso, l'unico neo è che i praticanti di queste importazioni così facendo tagliano i costi di produzione ma vendono comunque a prezzo pieno. Questo si che è oltraggioso.


Il pane importato dura due anni, non può essere genuino come il nostro (peccato sia la surgelazione a farlo durare tanto).
Alla fin fine non hanno detto niente di interessante, hanno passato più tempo a imbellire il video che a curare i contenuti stessi.