Lettera aperta a chi ha insultato Bud Spencer

Si sa che dopo la morte di un personaggio famoso un po' tutti scrivono due o tre righe a riguardo. 
Nel caso di Bud Spencer erano molti ad essere toccati dalla sua morte, perché con i suoi oltre 100 film ci siamo cresciuti e ci siamo divertiti, anzi almeno quattro generazioni sono cresciute con i suoi film. Ma non tutti si sono comportati in modo civile...
Infatti alcuni bonobo non troppo svegli hanno approfittato dell'occasione per scaricare le loro frustrazioni sulla memoria di un grandissimo personaggio, che non era solo attore ma anche un atleta con i contro fiocchi. La sua colpa? Essersi candidato nelle regionali 2005 con forza italia

Così eccomi qua a rivolgere loro alcune righe a quei "antifascisti" che hanno insultato il grande Bud Spencer per motivi futili:

"Egregi cani infami pidocchiosi, punkabbestie, sacchi di sterco maleodorante coperti di vomito di capra impestata da l'anima de li mortacci vostra, mezzi aborti anali emorroidali di porco moribondo, cumuli fumanti di sterco di elefante in putrefazione sotto il sole cocente di ferragosto, chiazze di sudore di spacco di culo peloso di panzone che non si lava da due anni seduto su un tram rovente, amebe anencefaliche sviluppatesi da un cumulo di pecore in putrefazione morte di peste bubbonica, scarti di depurazione del sistema fognario di un villaggio vacanze assaltato da patiti di cipolle e cibo piccante, stronzi galleggianti delle fogne di Calcutta quando tira aria brutta, catarro sputato da vecchi rimbambiti fumatori di sigari di scarsa qualità, ratti sifilitici alimentati a muffa e deiezioni di mosche.
Se non capite la differenza fra uno che si è semplicemente candidato con un partito e un fascista è un problema vostro, idioti.
Dovreste capire che il problema qui siete voi e non gli altri, andate in casino invece di vomitare la vostra frustrazione sulla memoria di una persona talmente grande che voi omuncoli non potreste nemmeno sognare di esserne nemmeno lontanamente l'ombra."

Spero la leggano, e scusate se mi sono inalberato.
Ma quando è troppo è troppo!