I canoni di bellezza imposti da media e società

Si sente molto spesso parlare di "canoni di bellezza" imposti da questo e quello, che fanno cadere nella depressione le ragazze perché non si sentono adeguate.
Si spendono tantissime parole per "denunciare" questi presunti canoni di bellezza imposti alle donne negando l'esistenza della controparte maschile.

Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace

Sembra stupido, sembra banale, ma è così. Ognuno ha diversi canoni di bellezza personali, punto e basta. C'è a chi piacciono le maggiorate e a chi piacciono le taglie piccole, c'è chi apprezza i "culoni" sporgenti e chi li preferisce più piccoli. C'è chi preferisce le donne alte e chi le preferisce basse, e così andare fino all'infinito.
Se una di queste persone vede una modella al limite dell'anoressia in televisione o su una rivista non è che automaticamente gli cambiano i canoni di bellezza, o gli piace o non gli piace.

Perché non fa il modello?
Eppure è uomo, e gli uomini non
sono discriminati sul piano estetico!
Parlare di canoni imposti è fuori dal mondo, non funziona così. Nel campo delle sfilate di moda la scelta verso ragazze al limite della sopravvivenza (è capitato che una modella morisse di fame durante una sfilata, una vera vergogna) è stata fatta per far risaltare più il vestito che la modella, e nessuno credo abbia mai detto che quelle sì che sono la vera bellezza femminile.

Se qualcuno vede le modelle in quelle condizioni, meri attaccapanni deambulanti usati per sfoggiare dei vestiti, pensa che le macchine fotografiche e le copertine non siano per i vestiti ma per quella ragazza, beh o è incredibilmente stupido o ha qualcosa che non va nella testa. 

Chi si ammala di anoressia perché vede quelle cose ha qualcosa che non va nella testa, e spesso sono problemi legati alla famiglia e non ai media.

Quante volte abbiamo sentito parlare, o meglio straparlare, di "discriminazione" delle grasse perché in televisione mostrano solo modelle bellissime e non sovrappeso, quindi impongono il canone di bellezza della ragazza magra facendo soffrire le giovani che guardano la televisione.

Mai sentita cretinata più grande... a parte il discorso già fatto che ognuno ha i propri gusti, per cui ci sono quelli a cui piacciono le ragazze tondette, quelli a cui piacciono ben in sovrappeso e quelli a cui piacciono obese di terzo grado e che non cambiano in base a cosa vedono in televisione, qui dobbiamo sottolineare una cosa che è tanto semplice e facile ma molti sembrano voler ignorare: la televisione mostra quello che piace.

Questo perché loro non cercano di imporre canoni, ma cercano di guadagnare soldi. E semplicemente lo fanno dando alla gente quello che piace alla gente. E non sempre coincide con i gusti di tutti: trovo che Belen sia parecchio sopravvalutata per quanto riguarda i miei personalissimi gusti, giusto per fare un esempio veloce.

Semplice marketing

Mettere belle ragazze in televisione è una semplicissima operazione di marketing, che si basa su due fondamenti ben precisi: Uno è che si deve dare alla gente quello che piace alla gente sopracitato.
E come si può pensare che mettano belle donne per "imporre" qualcosa? Se io voglio imporre qualcosa sto correndo grossi rischi principalmente perché quella cosa non è apprezzata, almeno dai più. E se questo avviene cosa succede alla televisione? Meno ascolti, meno introiti, probabile fallimento.

Il concetto di domanda e offerta è tanto semplice quanto ignorato.

Esempio lampante sta accadendo al giorno d'oggi: nelle pubblicità stanno mostrando sempre di più donne grasse, anche fin troppo. Ormai ci sono obese ovunque nelle pubblicità.
Per caso i miei gusti sono cambiati? No, non sono cambiati solo perché ho visto diverse ragazze obese in televisione. Anche solo pensare questa cosa mi sembra di un ridicolo assurdo. Eppure le mostrano appunto perché convinti del contrario.

Il secondo fondamentale, che è intuibile leggendo le righe qui sopra, è che il bello vende, piace, attira. Inutile fare discorsi filosofici perché chi sta nel mondo del marketing lo sa da secoli: il bello vende, il brutto no. Perché i negozianti cercano sempre commesse carine? Perché la commessa carina vende di più.
Le vallette in televisione sono belle perché così più gente segue la trasmissione.
Si capisce bene il motivo per cui questo avviene no?
E se proprio non è ancora chiaro vediamo un po' questo video:



Questo ragazzo si è messo in faccia un "unibrow" cioè un mono sopracciglio da far paura a Chewbakka. Vistoso sì, ma razionalmente non un valido motivo di discriminazione. E invece lo è stato: è bastato mettersi quei peli in più per essere trattato alla stregua di un lebbroso appestato e da risposte gentili e conversazioni cordiali si è visto rispondere in malo modo o liquidato molto in fretta. Oltre ad essere stato oggetto di scherno, ovviamente.
Tutto per quattro peli fra le sopracciglia.

E' biologia

Colpa dei media? Colpa della società? Colpa della cultura?
Forse in parte la cultura ha una colpa, direi che incide per quanto riguarda le limature e i dettagli, per il resto c'entra la biologia. Siamo animali, nonostante tutto, e un corpo snello e scolpito è un corpo forte e sano, cioè capace di portare avanti la prole o di procurare il cibo.
Nel neolitico la bellezza in una donna era il grasso, perché feconda in un mondo dove la fame la faceva da padrona. E noi sappiamo bene che se una donna ha poco grasso difficilmente porta avanti una gravidanza, o le si interrompe proprio il ciclo e l'ovulazione.