Animalisti e ricercatori hanno idee diametralmente opposte?

A sentire le proteste, spesso fatte a vanvera contro qualcosa che non esiste (ad esempio la sperimentazione a fini cosmetici, ormai non più praticata da anni), i punti di vista di ricercatori e pro ricerca sono diametralmente opposti a quelli degli animalisti. Ma non è realmente così...

Non sono diametralmente opposti

Nonostante le storielle assurde di cavie lanciate contro i muri per studiare le fratture, di ricercatori sadici che si divertono ad infliggere sofferenza gratuita agli animali manco fossero i Jack the ripper in camice e le altre cretinate degli animalisti la verità è che i ricercatori stessi hanno a cuore il benessere degli animali con cui lavorano tutti i giorni.

Del resto sono stati i ricercatori stessi che hanno studiato e messo in pratica la regola delle tre R, che punta a diminuire il numero degli animali usati, a migliorare i test e soprattutto farli soffrire il meno possibile. Addirittura nel nostro paese ci sono i programmi di adozione degli animali usati nei test, cosa che in molti altri paesi non è possibile visto che sopprimono tutto e non ci pensano più.
L'Italia è già avanti.

Insomma, loro per primi farebbero a meno della sperimentazione animale, incontrando spesso l'opinione degli animalisti, come mostra questo grafico:

Perché l'ostruzionismo? Perché la propaganda?
Ecco, qua entrano in gioco gli animalisti estremisti, gli inutili e dannosi decerebrati capaci solo di creare problemi e sviare l'attenzione dell'opinione pubblica. Quelli che protestavano contro il Mario Negri di Milano perché "si devono usare metodi alternativi" chiedendo di farlo chiudere.
Il bello è che l'istituto Mario Negri è un faro in Europa rinomato e all'avanguardia per l'uso ed il miglioramento dei metodi di ricerca che fanno a meno di animali.

Un po' come andare dal contadino a dirgli di andare in pensione perché c'è necessità di coltivare più verdura e ortaggi...

E quello è nulla... la lista di cretinate che hanno fatto è lunghissima.
E non trovi mica chi li mette in riga, chi gli fa notare che stanno facendo inutili danni da qualsiasi punto di vista. No, li lasciano fare, perché una massa di dementi come quella fa sempre comodo a qualcuno, specialmente a livello politico (ogni riferimento a Brambilla è puramente voluto).

Come dico spesso: dar retta a dei cretini non può che portare alla distruzione.
Gli animalisti estremisti dovrebbero zittirsi se gli rimane un briciolo di coscienza, ma soprattutto gli animalisti decenti dovrebbero finalmente capire che quello non è il modo giusto di porsi e di agire.

Perché anche alcune fra le più grandi associazioni "animaliste" sono spesso degli opportunisti (guarda PETA, che ammazza il 90% degli animali su cui mette le mani e continua a fare ridicole campagne).
E il risultato di queste grosse realtà che disinformano per interesse personale è che il mondo animalista è pieno di ignoranti che protestano contro il vuoto più totale, peggio del combattere i mulini a vento: non ci sono nemmeno quelli!
Se volete un punto di vista più scientifico.