Vietato promuovere la "violenza sugli animali" su Facebook

Un gruppetto di "animalisti" ha deciso di scartavetrare gli zebedei a Facebook per far inserire nelle linee guida il divieto di promuovere la violenza sugli animali, direttiva che è stata accolta dal social network. In pratica ora gli "animalisti" potranno segnalarci le immagini non più con la scusa del nudo ma per violenza e maltrattamento animali, yeeee!!
Ma bando alle ciance.
Io l'ho detto e lo ribadisco: nessuno qui è d'accordo sul maltrattamento animale, e non promuove la violenza su di loro (a differenza di chi la promuove sulle persone).
Quello che i vegan animalisti faticano però a comprendere è che mangiarsi una bistecca NON E' violenza, tanto meno maltrattamento, specialmente se paragonato alla crudeltà della natura.

Dal basso del loro QI monosillaba, perché per loro una sola cifra è comunque troppo, i nostri fresconi preferiti (si fa per dire) stanno festeggiando la notizia manco avessero alzato la propria bandiera sul Reichstag, tanto per confermare quanto sono sciolti i loro cervelli.

Cosa comporta questa "grandissima vittoria"?
Nulla di buono... anzi tutto faccio presente una cosa molto importante (momento serio): su Facebook vengono beccati tantissimi pedofili perché magari qualche bambino riesce in un modo o nell'altro a lasciare indizi o richieste di aiuto attraverso il social. Ricordo ancora di aver letto, qualche tempo fa, lo sfogo di un moderatore del social che aveva perso tantissime ore a scartare segnalazioni ridicole di idioti sbavanti che volevano censurare qualcuno o erano affetti da sindrome dei sentimenti offesi e quando aveva finito di scartare i piagnistei dei dementi si è accorto che un bimbo aveva chiesto aiuto dicendo che a tale ora suo zio sarebbe andato a casa sua e lui non voleva perché era "cattivo". Aveva superato abbondantemente quell'orario... lui ha avvisato le autorità, ma era ben consapevole che aver perso tempo dietro inezie gli avevano impedito di risparmiare al bimbo l'ennesima sevizia.

Ora, grandissime teste di cipolla animaliste, definire una "grande vittoria" l'aver inserito un alibi che non farà che moltiplicare le vostre già numerosissime segnalazioni ridicole a fronte di questi fatti, è da luridi ignobili.
I maltrattamenti sono già ILLEGALI e di conseguenza è già previsto in lungo e in largo che non si possa promuovere attivamente comportamenti illegali e violenti.
Ma ovviamente questo fatto non giova alla propaganda e alla continua crociata contro chi la pensa diversamente di questi personaggi, a parte che maltrattare gli animali è una cosa schifosa visto che pochissimi non sono d'accordo su questo.
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