Charlie Hebdo: complottisti e le loro teorie

Come ormai tutti ben sappiamo due terroristi subumani a malapena consapevoli hanno compiuto una strage ai danni di Charlie Hebdo, testata giornalistica satirica francese con sede a Parigi. A questo punto tutti dovrebbero alzarsi in piedi e condannare il gesto solidarizzando con le vittime...
Tutti i vermi che compongono quella pozza di sterco del sottobosco della società sono sgusciati fuori dai pertugi fetidi che infestavano per "promulgare" le loro sapienti opinioni e sentenze sull'accaduto.

Sciacalli che hanno approfittato della notizia per tirare acqua al proprio mulino e rendere in qualche modo credibile le proprie "teorie" agli occhi del becero pubblico di poveretti che mugugnando e grugnendo mostrano segni di approvazione verso la boiata di turno.

Quali sono questi sciacalli?
Ovviamente sono i complottisti, che straparlano di "false flag", di finta strage, di spettacolo per distrarre le masse, di poliziotti che fingono di morire premendo un pulsante per fare fumo e cretinate simili.

Prima di tutto vorrei far notare a queste pompose teste di cipolla che di gente più distratta di loro non ne esiste, e li metterei di fronte la famiglia di quel povero disgraziato la cui sfortuna è stata trovarsi di fronte un animale, voglio vedere se riescono a sostenere quelle boiate anche di fronte a loro.

Come non dimenticare pure gli animalisti, che sono rimasti zitti e muti per giorni e giorni ma hanno condannato la strage solamente perché hanno scoperto che il giornale sposava le loro cause.
Ma a chi vogliono prendere per i fondelli? Sono sicuro che stavano ignorando bellamente la faccenda perché tanto "nella vita avrebbe ucciso tantissimi animali", invece hanno saputo e scritto un messaggio per ottenere consensi. Applausi per la solidarietà, proveniente da individui che detestano il prossimo era sicuramente sincera.

Ce ne sono tantissimi di dementi che stanno ballando sulla tomba di innocenti e li voglio mandare tutti a quel paese con il cuore, ma uno speciale lo voglio dedicare a quelle teste di cipolla marce che fino a ieri giustificavano i terroristi.