Otto Marzo, incendi e spogliarelli.

Ok, vediamo di scrivere di nuovo, a distanza di anni, quattro parole su questa usanza che ormai ha fatto schifo: Otto Marzo, festa delle donne. Ma ormai questa festa si è trasformata nella festa delle porcate. Vediamo anche di confutare velocemente la storiella dell'incendio: questa giornata non è dedicata a quelle lavoratrici. E' stata istituita dall'ONU, la "Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale".

Veniamo all'emancipazione delle donne.

Come scritto prima è una giornata istituita per riconoscere i diritti delle donne, per cui il fatto di festeggiarla è di base solo una scusa per divertirsi, ma va bene lo stesso del resto siamo in democrazia.

Quello che non va bene è quello che questa festa è diventata: il trionfo del degrado.

Mi devono spiegare che senso ha "festeggiare" la giornata dei diritti delle donne andando a fare "ammucchiate" caotiche e chinottoni esavalenti con spogliarellisti e passanti vari.
Non solo è degradante, ma è anche senza alcun senso.

Queste persone passano tutto l'anno a reprimersi e a spaccare i marroni, o meglio le ovaie, alle donne più in gamba di loro: "quella si scopa tutti per fare carriera!" "Quell'altra fa chinotti per tenere il lavoro!" "Quella si è passata tutto il paese e non sa di chi è il figlio!!" per poi scoprire che nel 99,9% dei casi sono tutte fesserie mendaci che si sono inventate perché essendo carogne inette non comprendono perché l'altra ottiene di più. Questo discorso è applicabile un po' a tutti senza distinzione di sesso, ma ora ci concentriamo sulle carogne.

Me la prendo perché non solo accusano altre di quello che vorrebbero fare o fanno direttamente, ma soprattutto perché in questo modo alimentano una mentalità che porta a giudicare e diffamare il prossimo, andando a fomentare loro stesse la loro repressione fra l'altro.

Perché di fronte una donna libertina saranno sempre altre donne a darle della "poco di buono", e neanche poche! Gli uomini non si fanno certi problemi: se capita l'occasione ne approfittano, molti evitano di costruire relazioni stabili con persone libertine perché non restituiscono un senso di sicurezza e appunto stabilità ma di certo a giudicare in modo molto negativo e spesso isolare sono le altre donne.
E' da questi personaggi che parte il problema.

Problema che le porta a fare le peggiori porcherie proprio l'8 Marzo in cui si sentono giustificate e sfogano la repressione che hanno autoalimentato per tutto l'anno.
E' un modo malsano di vivere.

E quindi eccole la, dopo un anno intero a rosikare e sputare veleno perché gelose di quella che monta allegramente tutti quelli che vuole o dell'altra perché più brava di loro, che giungono alla "festa della donna" e finalmente si sfogano andando in giro ubriache che la metà basta a importunare qualsiasi essere maschile incrociano o partecipando ad "ammucchiate" in cui il problema meno grave è la scabbia.

Spesso capita che di fronte questi malsani eccessi e mentalità da bottegai filistei qualcuna si renda conto che effettivamente è un tantino troppo sopra le righe, così ha avuto la geniale idea di giustificare il tutto: "gli uomini si comportano così tutti i giorni".

Ora, se una donna pensa che tutti gli uomini vadano a "peripatetiche" e spogliarelli tutti i giorni capisco perché deve usare la scusa della festa per sfogarsi in quel modo animalesco: non li vede nemmeno in fotografia e l'ultimo con cui ha parlato è stato il babbo in letto di morte 15 anni prima. Non ci sono altre spiegazioni.
Ma anche solo usare una scusa simile è da imbecilli sfatti.

Fra l'altro queste qua del "tanto lo fanno anche loro" sono quelle che tutto l'anno dicono "gli uomini sono tutti porci fanno schifo!". Bello, critichi tanto e poi ti comporti nella stessa maniera? Problemi di comprensione e logica che neanche un cerebroleso microcefalo, miseria ladra!

Belli pure i "femministi", perché ci stanno in mezzo pure "uomini", che vanno in giro a dire che gli spogliarelli sono un segno di emancipazione perché vuol dire che ora anche li uomini sono oggettificati.
Qualcosa proferibile solamente da un emerito sacco di sterco senza speranza di guarigione, che passa tutto l'anno a dire che non è giusto "mercificare il corpo della donna" e poi sostiene che è giusto mercificare quello di un uomo.
Un certo ometto austriaco col baffetto e che dipingeva quadri mediocri faceva ragionamenti che seguivano più o meno quella logica. E non sto facendo una reductio, il principio è proprio quello: in base a chi hai di fronte un comportamento giudicato grottesco e inaccettabile diventa assolutamente accettabile ma anche propedeutico.

Perché se non è giusto "togliere dignità ad una donna" (personalmente non credo che una modella perda la sua dignità ma tralasciamo) perché dovrebbe essere giusto toglierla ad un uomo?

E quindi siamo qua, in questa giornata a vedere il trionfo dell'ipocrisia e della demenza nel nome di una emancipazione che proprio grazie a emeriti soggetti simili non ci sarà mai.

Ragazze, piccolo consiglio: meno ipocrisia, più palle.