L'invidia

Post di pura riflessione e opinione.
L'invidia, sentimento che non comprendo e che mi appare come segno di profonda infantilità, qualsiasi sia l'età del cretino invidioso (perché le persone invidiose sono cretine, c'è poco da fare.) è secondo me uno dei cancri della nostra società.
Perché un cancro?
Perché l'invidioso spesso passa il suo tempo perdendolo e sprecandolo invece di sfruttarlo.
Faccio un esempio: una persona è brava a preparare la pizza, la fa buona e quasi perfetta, spesso scatena nella mente del cretino invidioso un sentimento di rivalsa.
Iniziano prima di tutto col criticare e sminuire quanto fatto, trovando difetti più o meno reali e ingigantendoli in modo imbarazzante. Questo è forse il tipo di invidia più diffusa.

Se avessero impiegato il loro tempo ed energie a fare pratica e migliorare sé stessi invece di covare rancore e invidia avrebbero avuto la possibilità di avvicinarsi ai risultati del bravo pizzaiolo invece di rimanere nella loro melma di inutilità.

Capita anche che vedendo un buon risultato, ad esempio in campo sportivo, tentino di imitare l'impresa fallendo miseramente. Forse il risultato gli ha insegnato qualcosa, tipo che il loro amico si è allenato duramente per raggiungere tali risultati?
Ovviamente no, mollano tutto e spettegolano dell'atleta.
Se non è perdere tempo e sprecarlo questo...

http://soloscacchi.altervista.org/wp-content/uploads/2012/04/invidia-2.jpgIl peggio è quando si arriva agli atti distruttivi: hai una bella macchina e te la rigano, costruisci un bell'oggetto e te lo rovinano, e così via.
Questa è l'apoteosi dello schifo, il comportamento più becero che una persona possa avere, quello che decisamente rovina la serenità di tutti.

Siamo circondati da malelingue, pettegolezzi, atti distruttori, veri e propri sabotaggi, tutto per l'invidia che crea antipatie personali. Spesso basta solo vestirsi in un certo modo per scatenare lo sdegno generale e critiche asprissime.

E' questo uno dei cancri della società: persone mediocri e inette che passano il tempo a criticare e rovinare gli altri. Non è che migliorano se stesse o puntano sulle loro qualità, no, rovinano tutto.

Siamo arrivati a livelli tali che addirittura si vuole eliminare la competitività nelle scuole, si vogliono tenere tutti i bambini allo stesso livello, infimo, per non far rimanere male gli altri. Come se l'eccellere di una persona che ti è vicina possa in qualche modo creare problemi a te.

Questo è troppo. Se non ci fossero le eccellenze, in qualsiasi campo, staremmo ancora nelle grotte.
Einstein era un'eccellenza intellettiva, Michelangelo era un'eccellenza artistica, Leonardo era un'eccellenza inventiva, Bruce Lee era un'eccellenza combattiva. Se loro fossero stati li seduti come dementi a invidiare qualcuno che era leggermente più bravo di loro, avrebbero combinato qualcosa?

No...

Ecco perché è un cancro: è distruttivo, molto più di quanto si creda.
Se invece dell'invidia si provasse ammirazione e si cercasse di imparare qualcosa da quella persona, e si cercasse di migliorare sé stessi in quello che si è bravi spronati dalla bravura ed entusiasmo di quella persona, ci sarebbero molti meno inetti, molti meno problemi interpersonali e molta più serenità e persone capaci di fare la differenza.

Perché tutti hanno la possibilità di eccellere in qualcosa, qualsiasi cosa sia, e sicuramente quel qualcosa è molto utile, perché difficilmente nel nostro mondo un'abilità è inutile.