Il film a luci rosse con Sara Tommasi è comico

Solitamente non do molta visibilità alle trashate di una ex "showgirl" in declino mentale (va aiutata) specialmente se sono baggianate ridicole ed inutili come le collaborazioni con questo e quel complottista semisconosciuti. Stavolta però non posso fare a meno che sottolineare quanto fosse pessimo il "film" a luci rosse di Sara Tommasi.
Il film talmente recitato male che è comico. E sinceramente ho il dubbio che fosse stato fatto apposta o involontariamente, perché è impossibile che durante riprese e post produzione nessuno si sia accorto di quanto facesse schifo la pellicola.

Nelle prime scene la nostra eroina è ripresa in una sala con una ragazza. Ha un'espressione ebete e assolutamente fuori luogo. Si guarda in giro chiedendosi quando finiranno di filmare così che possa tornare a casa a casa. Già dalle prime scene si è capito che questa non sa recitare, e a malapena sembra capace di intendere e di volere!

Una volta hanno intervistato Rocco Siffredi e lui affermò si aver studiato recitazione all'actor studio, all'epoca mi sono chiesto a cosa gli servisse la recitazione, poi ho visto il film con Tommasi e mi dato da solo la risposta:

La recitazione serve eccome, visto che Tommasi rende grottesca e non credibile una situazione che già è scialba di suo, banale e che si vede tutti i giorni. Non è possibile recitare male una cosa che ti succede tutti i giorni, non così tanto male per lo meno!

Un altro esempio è come fa finta di fare la spesa nella scena successiva: sta davanti ad uno scaffale e ascolta il rumore che fanno due scatole, in maniera frettolosa e muovendosi come se stesse per partire da un momento all'altro. Chi è che fa la spesa in quella maniera? Di nuovo altra situazione banale resa assolutamente non credibile.

Il resto poi non te lo dico: sta arrivando un tizio a cui è schioppato il freno a mano e sta andando a "prenderla con la forza", come recita un ridicolo testo a schermo prima della scena. Così de botto senza senso. Gli è partito il demone animalesco a vedere una che si comporta come una mentecatta, vallo a capire...

Ovviamente la scena è venuta a razzo di cane: Nonostante il tizio sia dietro di lei e nella "trama" è previsto che la prenda di sorpresa lei non cerca neanche minimamente di nascondere il fatto che sta arrivando un energumeno infoiato. Quando lui sta ad un metro da lei ma ancora non l'ha toccata infatti lei sorride, solleva il vestito mostrando un fisico che neanche una sessantenne sedentaria dicendo "finalmente un bel maschione tutto per me". Il suo tono di voce, monotono ma forzato, fra il finto felice ed il falsetto ha contribuito a rendere la scena di un grottesco indescrivibile.

Nella scena successiva la donzella si sta prodigando a praticare quello che credo di poter definire chinotto senza incorrere nelle ire degli "sponsor" (non paganti). Solo che invece di far contento il "bel maschione" la Tommasi sembra volerlo evirare tirando fortissimo con la mano quasi stracciandogli il batacchio con foga primitiva. Tutto questo mentre tiene una esterrefatta espressione ebete, con lo sguardo sgranato e fisso nel vuoto. Una roba fuori dal mondo!

Nella scena successiva si vede quello che non si capisce se è un pezzo di legno, una bambola, un manichino rigido con lo sguardo fisso verso il pavimento. Ma no è lei! La sua espressione da ebete cambia di tanto in tanto ad annoiata, e quando la regia incita un po' di immedesimazione lei cerca di animarsi limitandosi però ad aprire la bocca. Praticamente è la stessa espressione da ebete però con la bocca aperta.

Per tutto il film la bocconiana (ma come ha fatto a laurearsi?) mantiene un'espressione ebete, ma quando però si scioglie ci regala queste espressioni da parodia:


Non per essere pignolo, ma vedere queste facce condite con poche ma ridicole frasi o versi gutturali non è il massimo dell'eccitazione.

Epico è stato quando gridava "sì": aveva il tono di chi rispondeva alla domanda "è acceso il forno?" e non sentiva la risposta. Senza precedenti anche l'espressione che aveva mentre gridava, ancora più distaccata di prima. Sembrava più pensare "che ca*zo ci faccio qui?" mentre guardava verso un muro.

E stato così per 25 minuti, in cui il "bel maschione" se la rideva da quanto era incapace e impacciata l'inutile bocconiana (non esagero, ma non posso mostrare le immagini), con urla a mo' di "allarme bombardamento aereo" e le due uniche volte che parla (quando gli alieni le installavano la sonda anale, dice lei) lo fa con il tono di una parodia piuttosto che di un film normale.

Infatti, come dicevo all'inizio, non si capisce se sia un film "serio" venuto male o un film di parodia dei film a luci rosse.

Concludo con alcune citazioni:
"mi hanno drogata per fare quel film"
Sara Tommasi cerca una scusa per la faccia da ebete

"mi hanno costretto gli alieni con un microchip"
Sara Tommasi cerca di giustificare la totale assenza dalla scena"

"l'ho fatto per spargere l'amore nel mondo"
Sara Tommasi mentre sta effettivamente sotto l'effetto di sostanze illecite

Fisicamente è veramente brutta da vedere, in mezzo alle gambe intendo. Veramente inguardabile.
In ogni caso nel processo hanno assolto i produttori del film. Quindi che fosse stata costretta è stato escluso, anche se ho la stessa fiducia nella giustizia italiana per quella che ho del pitbull di uno spacciatore che mi fissa ringhiando quando passo vicino al cancello.

Questa donna, in ogni caso, va aiutata. E qui sono serio!