I lavoratori visti dai giornalisti

"I mass media con i loro giornalisti non sono altro che i megafoni della stupidità, il verbo per eccellenza"
Carl William Brown

Nuovo giorno, vecchie stronzate.
Oggi mi sono girate parecchio quando ho sentito uno dei servizi spazzatura del tg5 (lo seguo apposta, dicono faccia bene alla circolazione, incacchiarsi non ascoltare vaccate) ho sentito una cosa che non sarebbe giustificabile neanche se fosse stata detta nel 1800, quando agli scioperanti veniva allegramente sparato addosso.
Parlavano di un robot italiano che sinceramente non mi ha impressionato più di tanto dopo aver visto cosa sono riusciti a fare i giapponesi.
Ma design e tecnologia a parte, quello che mi ha fatto incacchiare veramente è stata la frase del giornalista commentatore:

"può lavorare 20 ore al giorno, e senza lamentarsi!".

Starà stata distrazione, sarà stato un lapsus Freudiano, sarà stato quello che si vuole ma una frase simile trasuda, emana, emette, propaga odio di classe da ogni angolo come un opale di merda sotto la luce.

Al pennivendolo poverino danno fastidio quegli sporchi lavoratori infami che dopo 20 ore di lavoro si lamentano! Dovrebbero stare zitti e ringraziare, del resto se non fosse per quei 20 euro al giorno che generosamente il caporale gli regala in nero per quelle 20 ore di lavoro sarebbe in mezzo ad una strada!


Poi ci stupiamo dei servizi ridicoli in cui raccolgono i piagnistei dei "datori di lavoro" che si lamentano che "i giovani non vogliono lavorare" perché si rifiutano appunto di lavorare 16 ore al giorno per 500 euro al mese.

Maledetti sporchi propagatori di stronzate e notizie false, imbecilli ignoranti e prezzolati schifosi, almeno sapessero cosa significa lavorare anche una sola ora, figuriamoci 20 ore di fila.

Se è questo quello che riportano i giornali, sfacciatamente e senza vergogna, pensa cosa pensano gli "imprenditori" che li finanziano e fomentano.
Non per niente gli stipendi in Italia invece di crescere con l'inflazione stanno diminuendo sempre di più.
Il paese degli schiavisti, e pretendono pure che la gente stia zitta.