Ecco perché l'omeopatia uccide

Ci sono casi in cui l'omeopatia uccide. L'ultimo, solo in ordine cronologico temo, è stato il caso di un bimbo di soli 4 anni, ammazzato a forza di rimedi omeopatici dal padre.
Mi chiedevo come il genitore avesse potuto ignorare l'aggravarsi delle condizioni di salute del bimbo, portandolo alla morte dopo 20 giorni di ridicole tisane.
Per caso sono venuto a conoscenza della causa, e credetemi c'è da mettersi le mani nei capelli:
La notizia shoccante è che il padre era molto probabilmente contento dell'aggravarsi delle condizioni del figlio. Questo perché nell'omeopatia i ciarlatani sfruttano l'aggravarsi della patologia come "segno positivo", altrimenti tutti capirebbero subito che appunto sono ciarlatani!

Riporto un estratto da un libercolo della loacker remedia (che non è la loacker dei waffer): omeopatia per bambini.

"L'omeopatia è un metodo terapeutico che si basa sul principio di cura delle malattie attraverso la somministrazione di una sostanza farmacologicamente attiva, in grado di produrre nella persona sana i sintomi che presenta il paziente. Questo metodo è detto principio dei simili"

In pratica sostengono che i sintomi sono causati dalle "cure" e non dalla malattia, e la spacciano come cosa buona e giusta con questo testo:

"In omeopatia la malattia è vista come il risultato dell'autodifesa dell'organismo e pertando va potenziata e non soppressa"

Capito? Non si arrestano i sintomi, ma li si potenzia fino all'estremo.
Per questo probabilmente lo "stimato omeopata" non si è allarmato quando il figlio ha raggiunto i 52 gradi di febbre.
Anzi, era convinto che i suoi "rimedi", che altro non erano che quattro tisane di acqua sporca, stavano funzionando.

Comunque va precisato che quello "stimato omeopata" era particolarmente imbecille, visto che il libercolo da cui ho citato gli spezzoni qui sopra avverte come il bambino vada sempre seguito da un medico, e di come ci si deve comunque rivolgere ad esso se i rimedi non funzionano dopo alcuni giorni (meglio tardi che mai), che comunque non sono 20.

Forse era meglio scoprire che il genitore avesse trascurato il bimbo, non attivamente seguito tifando per il peggioramento delle sue condizioni. Questa è roba malata, sul serio. Rimango senza parole.

Io credo che questa storia vada regolamentata, e di molto.
Se uno vuole proprio rifilare a qualcuno questi "rimedi", che in molti casi causano malattie che si credevano ormai debellate, che almeno abbia la decenza di proporli come rinforzo alla medicina (che non è tradizionale, visto che questa non si può chiamare medicina) e non come completo sostituto.